Siena

Il Centro storico di Siena

Al centro della vita sociale di Siena troviamo la bellissima Piazza del Campo , di origine medievale con forma a valva di conchiglia. Intorno vi sono una serie di antichi palazzi come Palazzo Sansedoni (XIII – XIV secolo) mentre al centro della piazza è posta la monumentale Fonte Gaia costruita nel giro di dieci anni fra il 1409 e il 1419 anche se quella che si ammira oggi è una fedele produzione in chiave ottocentesca dell’opera di Jacopo della Quercia . Venne denominata “Gaia” per ricordare i grandi e spontanei festeggiamenti avvenuti ad opera conclusa. A fare da sfondo alla piazza c’è il Palazzo Pubblico che fu eretto tra il 1297 e il 1342.

È una delle maggiori opere in stile gotico della Toscana con un corpo centrale più alto che fu fatto costruire dal ” Governo dei Nove ” alla fine del 300; su tutti i timpani è presente lo stemma di Siena . La facciata, in pietra nella parte inferiore e in laterizio in quella superiore, si presenta con due ordini di trifore e il simbolo di San Bernardino . Sul fianco del Palazzo si erige, nei suoi 102 metri d’altezza, la Torre del Mangia che risale al 1348. Presenta un busto in laterizio ed è sormontato da un’edicola. Ai piedi della torre si trova la Cappella di Piazza, costruita tra il 1352 e il 1376; a forma di loggia, essa venne completata in stile rinascimentale nella parte superiore, nella seconda metà del 400. Dal portale, a destra della Cappella , si accede al Cortile del Podestà a portico su pilastri a grandi trifore. Sulla sinistra si trova la scalinata che, con i suoi 503 gradini, porta alla sommità della torre.

Il Centro storico di Siena

al cortile si accede al Museo Civico con la Sala del Risorgimento che ospita affreschi della vita di Vittorio Emanuele che risalgono alla fine dell’800. Segue la Sala di Balia o dei Priori con gli affreschi dedicati ad Alessandro III e opere di Martino di Bartolomeo e di Spinello . Oltre si trova la Sala dei Cardinali e, successivamente, la Sala del Concistoro . In successione si trova l’ Anticappella , decorata con affreschi di Taddeo di Bartolo e la Cappella . Si entra poi nella Sala del Mappamondo che è l’ambiente più vasto del Palazzo con la bellissima opera di Simone Martini , ” la Maestà ” , iniziata nel 1312 e, sulla parete opposta il Guidoriccio da Fogliano del 1328. Sotto quest’opera, Sodoma , nel 1529, dipinse San Vittore e Sant’Ansano , due santi protettori di Siena. Sulla parte alta della parete davanti alla finestra vi sono le opere di Lippo Vanni ( La battaglia della Val di Chiana , del 1363) e di Giovanni di Cristofano Ghini e Francesco d’Andrea ( La battaglia del Poggio Imperiale ); in basso si trovano alcuni dei maggiori santi senesi: Beato Bernardo Tolomeo del Sodoma, San Bernardino di Sano di Pietro e Santa Caterina del Vecchietta.

Sulla destra si accede alla Sala della Pace che un tempo era sede del governo della città con il ciclo di affreschi allegorici creati dal Lorenzetti : “Allegoria del Buon Governo” , del 1338/40, e “Effetti del Buon Governo in Città e in Campagna” , che illustrano gli effetti positivi del Governo dei Nove . Sulla parete opposta si trovano invece gli Effetti del Mal Governo .
Di fronte si trova la Sala dei Pilastri con dipinti senesi del ‘300 e del ‘400. Al secondo piano si trova la Loggia che si affaccia sulla parte sud della città con quattro grandi arcate dove si conservano i resti dell’originale Fonte Gaia di Jacopo della Quercia.

Di fronte al cinquecentesco Palazzo dell’Università si trova Palazzo Piccolomini ispirato alla costruzione di Palazzo Rucellai , iniziato nel 1469 si pensa ad opera di Rossellino . Il palazzo è sede, dal 1855, dell’ Archivio di Stato dove sono conservati importanti documenti storici ordinati in una mostra in quattro sale. Interessante è la raccolta di Tavolette di biccherna : le copertine, miniate da artisti senesi, dei pubblici registri. Le opere, commissionate in un lasso di tempo che va dal 1258 al 1682, sono di autori del livello di Domenico Beccafumi, Francesco di Giorgio Martini, Ambrogio e Pietro Lorenzetti .
In uno dei punti più animati della città, denominato Croce del Travaglio , sorge la Loggia della Mercanzia in stile gotico rinascimentale con facciata ad arcate su pilastri con nicchie con all’interno statue di santi ad opera di Federighi , e del Vecchietta . Da qui partono le tre principali arterie della città: Via di Città , i Banchi di Sotto e i Banchi di Sopra .

Circondato dalla Piazza, il DUOMO , oltre ad essere il massimo monumento cittadino, è una delle più belle creazioni del gotico italiano. Iniziato nel 1229 venne portato a termine solo alla fine del secolo successivo. Fra il 1258 e il 1285 la direzione dei lavori fu affidata ai Monaci Cistercensi che chiamarono Nicola e Giovanni Pisano . Fra il 1376 e il 1382 venivano compiute la facciata e l’abside. La facciata in stile romanico-gotico è animata da numerose statue di Pisano (oggi sostituite con delle copie). La zona superiore, iniziata da Giovanni di Cecco , è in stile gotico fiorito. All’interno interessante è la cornice quattro/cinquecentesca con 171 busti in terracotta di pontefici che gira in alto fra gli archi. Il pavimento è suddiviso in 56 riquadri con raffigurazioni di scene sacre a graffito e tarsia. Belle le acquasantiere di Federighi poste nella navata mediana. Degni di nota l’altare Piccolomini con statue di Michelangelo e la Libreria Piccolomini costruita nel 1492 per volere del cardinale Francesco Todeschini Piccolomini. Bella la decorazione del Marrina e gli affreschi del Pinturicchio. Nel transetto si aprono la Cappella della Madonna del Voto e la Cappella di S. Giovanni Battista , il Presbiterio con accanto il famoso Pergamo di Pisano e la Sagrestia ornata da affreschi del primo ‘400. Sotto la parte absidale del duomo si trova il Battistero eretto fra il 1316 e il 1325 con facciata gotica. All’interno affreschi di vari autori e il Fonte battesimale opera di Iacopo della Quercia , capolavoro della scultura toscana di questo periodo.

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